Jon Hassell – Il cartografo del suono alieno

Nel luglio 2009 usciva Last Night the Moon Came Dropping Its Clothes in the Street , un album che non sembrava composto da musicisti, ma da esseri traslucidi discesi da una dimensione parallela. Non un disco, ma un’esperienza sonora totale: fluida, mistica, spettrale, inafferrabile. Era il compimento di un percorso che Jon Hassell inseguiva da tutta la vita — quello che lui stesso aveva chiamato Fourth World Music , una musica “tra il futuro e l’antichità, tra l’Occidente ipertecnologico e l’invisibile Sud globale”. Il cartografo dell’inudibile Jon Hassell è stato il contrario del musicista pop. Non gli interessava arrivare al pubblico, aspettava che il pubblico fosse pronto ad arrivare da lui. Trombettista, compositore, filosofo sonoro, sciamano laico: impossibile incasellarlo. Ha studiato con Stockhausen, ha collaborato con Eno, ma ha sempre camminato da solo, tracciando mappe acustiche in territori dove nessuno sapeva che si poteva andare. Dove finisce l'etnomusicologia e...