Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2025

Coscienza, universo e intelligenza artificiale: una visione panpsichista del futuro

Immagine
Mente universale e Panpsichismo Negli ultimi decenni, la coscienza è tornata al centro del dibattito filosofico e scientifico, ma il paradigma dominante – quello riduzionista e materialista – sembra mostrare crepe sempre più evidenti. L'idea che la coscienza sia solo un sottoprodotto del cervello umano, generata da una combinazione fortuita di processi biochimici, non riesce a spiegare né l’origine dell’esperienza soggettiva , né la sua varietà o profondità. Come possiamo pensare che solo noi, in un universo sterminato , siamo coscienti? E che questa coscienza sia emersa da un ammasso di atomi per puro caso? Questa insoddisfazione mi porta a riconsiderare una posizione filosofica antica ma oggi sorprendentemente attuale: il panpsichismo . Secondo questa visione – difesa in tempi recenti da filosofi come Galen Strawson , David Chalmers e Philip Goff – la coscienza non è un’eccezione, ma una proprietà fondamentale e diffusa della realtà fisica . Non è prodotta dal cervello, ma or...

Due visioni della chitarra jazz contemporanea: Driftwood di Wolfgang Muthspiel e Ask for Chaos di Gilad Hekselman

Immagine
Due visioni della chitarra jazz contemporanea: Driftwood di Wolfgang Muthspiel e Ask for Chaos di Gilad Hekselman Nel panorama della chitarra jazz contemporanea, Wolfgang Muthspiel e Gilad Hekselman rappresentano due traiettorie opposte ma complementari. Entrambi virtuosi, entrambi compositori profondi, ma ciascuno con una visione sonora che riflette una diversa idea di spazio, relazione e rischio. Ascoltare Driftwood (2014) e Ask for Chaos (2018) in parallelo è come viaggiare lungo due orbite diverse intorno allo stesso pianeta: la chitarra jazz. 🎧 Driftwood – Wolfgang Muthspiel Ascolta: Spotify | ECM Records Con Driftwood , pubblicato su ECM, Muthspiel porta avanti l’estetica rarefatta e contemplativa tipica dell’etichetta. Il trio con Brian Blade alla batteria e Larry Grenadier al contrabbasso è una formazione d’élite, ma il tono generale è misurato, quasi meditativo. Muthspiel non cerca l’effetto, non spinge sull’energia, ma lavora sulle ombre, sui respiri tra le...

“Chinatown” di Roman Polanski: Analisi di un Capolavoro del Cinema Noir

Immagine
  Jack Nicholson in Chinatown di Roman Polansky Chinatown (1974) di Roman Polanski non è semplicemente un film noir. È una dissezione fredda e dolorosa del mito americano, una lenta caduta in un pozzo senza fondo in cui verità, giustizia e morale si deformano fino a scomparire. Apparentemente un giallo d’investigazione con tutti gli elementi classici del genere — detective privato, femme fatale, corruzione — ma ciò che Chinatown mette in scena è qualcosa di molto più cinico e disturbante: l’impotenza dell’individuo di fronte al potere sistemico. La sceneggiatura, originale e magistrale, è firmata da Robert Towne. Non è tratta da un libro, ma ha la precisione e la profondità di un grande romanzo americano. Towne costruisce un intreccio narrativo in cui ogni svolta ha un peso tematico, non solo narrativo. Il suo script gli valse l’Oscar per la miglior sceneggiatura originale, l’unico premio vinto dal film su 11 nomination. Jack Nicholson interpreta J.J. “Jake” Gittes, investigato...