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domenica 14 ottobre 2012

Generative music as a new emerging system. Part 1

Brian Eno

E' possibile che un quadro si dipinga da solo? o che la musica possa nascere spontaneamente senza il nostro intervento? La generative music tenta di rispondere a questa domanda.
Per cominciare sarà utile ragionare brevemente sul perchè sia doveroso porsi una simile (apparentemente assurda) domanda. In fondo siamo abituati a considerare la musica e l'arte in generale come uno dei risultati intellettualmente più affascinanti raggiunti dal genere umano nell'arco della sua evoluzione sulla terra.
Sebbene il regno animale (balene, delfini,uccelli ecc) abbondi di specie in grado di produrre una qualche forma (seppur elementare) di musica è solo con la specie umana che la musica ha raggiunto livelli di complessità ed evoluzione mai visti, sia dal punto di vista della "scrittura" che della forma sonora.
La musica e l'arte in generale sono quindi viste come una necessità umana sebbene dal punto di vista strettamente "evolutivo" non è esattamente chiaro quale ruolo "finalistico" esse possano svolgere. L'arte è certamente un "linguaggio" e una forma potente di comunicazione, di celebrazione e di coesione sociale.

In alcune caverne in Francia sono stati scoperti dipinti risalenti ad almeno 35.000 anni fa.
A parte la bellezza per certi versi inquietantemente moderna dei tratti (in alcuni casi sembrano dei Picasso) di questi nostri lontani antenati, ciò che colpisce è la forma del messaggio, che ha attraversato i millenni letteralmente per giungere sino a noi. Che questi "primitivi" artisti ne fossero consapevoli o meno ciò va a costituire una continuità linguistica (appartenente alla specie umana) che ci lega attraverso l'abisso dei millenni per ricordarci ancora una volta quanto siamo fragili e impermanenti, e scusate se vi pare poco!



Potremmo semplificare, senza per questo allontanarci troppo dalla verità, dicendo che l'intera storia umana consiste nel tentativo di "registrare" e conservare l'arte e la scienza (o le credenze e la religione se preferite) per i posteri. Pensiamo solo all'invenzione della scrittura e all'importanza assolutamente essenziale che ha avuto nel processo di sviluppo dell'intera storia umana.

Della musica non vi è traccia alcuna sino a quando per esempio non sono stati inventati sistemi efficaci di scrittura affinchè potesse essere tramandata cosa che non è avvenuta prima dell'avvento del canto Gregoriano in Europa a partire dall VIII sec. Sappiamo però con certezza dagli studi fatti dagli antropologi, che nessuna civiltà o società umana, anche nelle più remote parti del mondo è mai vissuta senza una qualche forma elementare di musica, e sono stati ritrovati flauti in osso risalenti a 30.000 anni fa circa.



Possiamo quindi vedere quanta parte abbiano avuto nell'evoluzione umana l'arte e la musica, in un lento infinitesimale processo evolutivo, che arriva fino ad oggi e che dura da migliaia di anni, milioni di anni se consideriamo lo sviluppo della specie umana nel suo insieme; dalle scimmie fino all'homo sapiens.

Lo status di artista (prima stregone, o sacerdote) è una conquista notevole per l'ego umano, colui che crea la musica e scatena i sentimenti e modifica le sensazioni è sempre stato guardato con timore reverenza e rispetto come i demiurgo o il sacerdote dell'antico Egitto. Perchè allora giunti a questo stadio dello sviluppo umano vogliamo addirittura creare una musica che si crea da sola?

La risposta più semplice anche in questo caso sarebbe "perchè oggi è tecnicamente possibile"ma non è del tutto vera e non si tratta solo di questo. La cosiddetta "wind harp" per esempio esiste da diversi secoli ed è uno strumento che viene fatto suonare dal vento  senza alcun intervento umano. E' una forma per quanto primitiva ed essenziale di generative music. Esiste un input (lo strumento) ed un output che non è predicibile e dipenderà dalla forza e dalla direzione del vento (tutti parametri indipendenti da una volontà esecutrice).


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